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BEETHOVEN - NOTE ALL'IDEALE

Musica in cattedra - Spirto gentil

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A Luino, sabato 26 maggio, Palazzo Verbania è gremito e numerosi bambini e ragazzi vengono invitati a sedersi a terra davanti al palco per lasciare i posti a sedere agli adulti. Si tratta della seconda serata del ciclo “Musica in cattedra” dal titolo Beethoven, note all’ideale. La serata, proposta dal Centro Culturale San Carlo Borromeo di Luino, si è svolta secondo la formula della lezione-concerto. La breve lezione introduttiva, condotta in forma di intervista da parte del giornalista Enrico Parola al maestro Roberto Plano, ha messo in evidenza come l’Io di Beethoven, con la sua tensione all’Assoluto, sia il protagonista e allo stesso tempo il fattore unificante tra due sonate apparentemente così diverse tra loro, la Pastorale e l’Appassionata: luminosa e serena la prima, intensamente drammatica la seconda dove proprio nel crescendo finale si accende un raggio di speranza. 

L’eccezionale esecuzione al pianoforte delle due sonate, da parte del maestro Roberto Plano, ha tenuto il pubblico con il fiato sospeso. Fin dalla prima nota, una nota che si ripete, quasi una sorta di cuore pulsante, c’è un incessante domanda di senso e, infine, la possibilità per l’uomo Beethoven di non essere vinto dal suo limite. Il dramma della sordità non fa di lui un uomo sconfitto, anzi, è come se affinasse la sua sensibilità e la sua genialità di musicista.

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