L'INFORMAZIONE

Oltre e dentro il fatto

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“Nella città vivono – o sopravvivono – persone invisibili, che ogni tanto balzano in prima pagina o sui teleschermi, e vengono sfruttate fino all’ultimo, finché la notizia e l’immagine attirano l’attenzione. (…) C’è invece in ogni uomo il desiderio di essere accolto come persona e considerato una realtà sacra, perché ogni storia umana è una storia sacra, e richiede il più grande rispetto”. (Benedetto XVI, Omelia 08.12.09)

Un certo giornalismo attuale sembra avvallare le preoccupazioni di Papa Benedetto XVI: i primi sintomi del cosiddetto “mal di media” sono rintracciabili sia alla televisione che sulla stampa cartacea. Alcuni giornalisti, tuttavia, rispettosi di persone e fatti, si impegnano per non cadere nella trappola dello scoop, bensì per dar voce e parola alla verità.

Di questo hanno discusso, in una serata dedicata all’informazione, due ospiti illustri noti a gran parte dei luinesi: Marina Corradi, inviata e editorialista del quotidiano Avvenire e Michele Fazioli, giornalista alla RSI, prima alla Radio poi alla Televisione.

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MARINA CORRADI, inviata e editorialista di «Avvenire». Ha iniziato a lavorare come cronista di "nera" al quotidiano milanese «La Notte», per poi passare a «Repubblica» e da qui, nel 1988, al quotidiano cattolico. Ha ricevuto nel 2006 il premio "Dino Buzzati" della Provincia di Milano e il premio dell'Unione cattolica stampa italiana per il 2007. Nello stesso anno per la rubrica "Prima che venga notte" ha ricevuto uno dei premi giornalistici Saint Vincent, sotto il patrocinio della Presidenza della Repubblica.

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MICHELE FAZIOLI, giornalista alla RSI, prima alla Radio poi alla Televisione, dove ha diretto per 20 anni le testate giornalistiche ed è ora produttore di diversi programmi. Cura, fra l’altro, gli incontri domenicali di “Controluce” (dal 1993) e uno spazio settimanale dedicato al gusto dei libri (oggi si chiama “Festa mobile”, in onda ogni sabato alle 19.25). Scrive attualmente sul Giornale del Popolo e sul Corriere del Ticino.