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Marco Fazio

E' nato a Luino nel 1982 e vive a Germignaga. Laureato in Storia dell'Arte contemporanea presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha conseguito presso lo stesso ateneo l'abilitazione all'insegnamento della storia dell’arte nelle scuole superiori. E' iscritto al corso di laurea in Scienze dell'Educazione presso l'Università degli Studi di Milano - Bicocca.  
Dopo aver lavorato presso l'Istituto Rosetum di Besozzo e l'Educandato Maria Ss. Bambina di Roggiano, attualmente è docente di Arte e Territorio presso l'ISIS “Città di Luino - Carlo Volonté” e di Storia dell'Arte presso il Liceo Scientifico Statale “Sereni”. Collabora inoltre all’organizzazione e alla promozione di mostre ed eventi culturali.  

Già assessore alla Pubblica Istruzione, Cultura e Turismo nel comune di Germignaga (2009 - 2014), dal 25 maggio 2014 ricopre nello stesso ente la carica di sindaco.

Rassegna Stampa da:

L'ARTE DELLO SGUARDO

Rispecchiandoci negli occhi dell'artista:

dialogo alla ricerca del senso

 

Incontro con Marco Fazio

Docente di Storia dell'Arte

Il Centro Culturale San Carlo Borromeo di Luino e la Prepositurale dei SS. Pietro e Paolo hanno organizzato un incontro dal titolo “L’ARTE DELLO SGUARDO – Rispecchiandoci negli occhi dell'artista: un dialogo alla ricerca del senso” con Marco Fazio, docente di Storia dell’Arte. L’evento si è svolto venerdì 8 giugno, alle ore 21, presso l’ex Colonia Elioterapica di Germignaga.

«Per chi stai facendo quest'opera?» chiedeva un ragazzino al pittore americano Keith Haring, in un video legato alla realizzazione del murale di Milwaukee. La risposta del pittore, semplice e spiazzante, fu un semplicissimo «per te».

Da questa suggestione è nata la serata con Marco Fazio, durante la quale è stato possibile riflettere sulle motivazioni che spingono gli artisti a creare, andando ad indagare su cosa li muova in un percorso creativo e umano.

Il tutto a partire dallo sguardo, quello dell’artista, che osservando un aspetto della realtà lo attraversa con la propria esperienza e ce lo restituisce diverso e unico: nasce così un’opera d’arte.

Ma quest’opera d’arte non sarebbe tale se non avesse un destinatario, lo sguardo dello spettatore. È necessario, dunque, un dialogo tra sguardi che devono essere educati per poter far emergere e sviluppare il senso della creazione artistica.

Diceva Van Gogh: «Uno ha dentro un grande fuoco nell’anima e nessuno viene mai a scaldarsi. I passanti non scorgono che un po’ di fumo in cima al comignolo e se ne vanno per la propria strada. E allora che fare? Ravvivare questo fuoco interiore, attendere pazientemente – ma con quanta impazienza – attendere il momento in cui, mi dico, qualcuno verrà a sedersi accanto a questo fuoco e magari vi si fermerà».

Marco Fazio ci ha condotto in un percorso di apertura verso il mondo di alcuni artisti mostrando, in un dialogo, il senso di un’opera. «Che tutto ciò che viene da me sia “bello” (Klein). Il bello è ciò che veicola un senso.

Questo percorso si è sviluppato, come possibilità di sguardo, su tre livelli: lo sguardo verso Dio (è un intento che ha sempre mosso gli artisti), lo sguardo verso se stessi e lo sguardo vero il mondo.

Alla fine della serata è emerso un comprensibile desiderio di conoscenza da parte dei presenti volto ad approfondire il vero senso delle opere d’arte come luoghi di dialogo.

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