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AL CONFINE DELLA VITA:

Dominio della scienza o compagnia all’uomo

 

«È a partire dal riconoscimento della dignità della persona che si promuove la qualità della vita, non il contrario», ricorda Felice Achilli, Presidente dell’Associazione “Medicina e Persona”. È evidente che farsi carico delle situazioni che emergono in condizioni estreme di bisogno significa intervenire sulla cultura della società e sulle risorse del sistema, creando le condizioni per cui i pazienti - in qualsiasi situazione - possano avere la certezza di essere assistiti in piena dignità. «Ci si può solo auspicare che la società civile e la comunità scientifica rigettino ogni tentativo di ridurre la medicina da servizio per l’uomo a contratto fra un cliente e un prestatore d’opera, una riduzione che lascerebbe il paziente ultimamente solo». 

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