L'EUROPA PER L'EUROPA
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La costruzione dell'Unione e il futuro del Continente
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«Il problema dell’Europa di trovare la sua identità mi sembra consistere nel fatto che in Europa oggi abbiamo due anime:
- un’anima è una ragione astratta, anti-storica, che intende dominare tutto perché si sente sopra tutte le culture. Una ragione finalmente arrivata a se stessa che intende emanciparsi da tutte le tradizioni e i valori culturali in favore di un’astratta razionalità. La prima sentenza di Strasburgo sul Crocifisso era un esempio di questa ragione astratta che vuole emanciparsi da tutte le tradizioni, dalla storia stessa. Ma così non si può vivere. Per di più, anche la “ragione pura” è condizionata da una determinata situazione storica, e solo in questo senso può esistere.
- L’altra anima è quella che possiamo chiamare cristiana, che si apre a tutto quello che è ragionevole, che ha essa stessa creato l’audacia della ragione e la libertà di una ragione critica, ma rimane ancorata alle radici che hanno dato origine a questa Europa, che l’hanno costruita nei grandi valori, nelle grandi intuizioni, nella visione della fede cristiana»
(Benedetto XVI, Intervista “Campane d’Europa”, 15 ottobre 2012).
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Di Europa hanno parlato venerdì 11 aprile 2014, presso il Palazzo Verbania di Luino il giornalista e scrittore, inviato per il quotidiano Avvenire, Luigi Geninazzi e Bernhard Scholz, presidente della Compagnia delle Opere. Sono stati tanti i problemi emersi, ma la considerazione più interessante, che ha accomunato ambedue i relatori, è stata la convinzione che la costruzione dell’Europa è possibile a partire dalla consapevolezza che “l’altro è un bene”, a partire dall’”anima cristiana” di cui parla Benedetto XVI. Essa può diventare, così, uno spazio in cui soggetti diversi si possono incontrare, ciascuno con la propria identità, ridestando l’interesse per quel dialogo in cui tutti possono dare il contributo necessario per il bene comune. Senza considerare che l’altro non è una minaccia, ma un bene per la realizzazione del nostro io e del bene comune, sarà difficile uscire dalla crisi in cui l’Europa si trova.